2018-oggi

La riforma dell’UE torna al centro del dibattito in Europa

Lettere Europee

N. 83 Dicembre 2024 | Eppure, dove c’è il pericolo cresce anche ciò che salva…

L’elezione di Trump, con le ripercussioni che provocherà a livello internazionale, arriva in un momento di grande vulnerabilità dell’Unione europea, stretta tra minacce alla sicurezza, la dipendenza da Paesi terzi nei settori strategici, il ritardo tecnologico, la crisi economica, politica e sociale che indebolisce la democrazia e i due Paesi chiave, Germania e Francia, paralizzati da crisi interne. Davanti a questo scenario, l’Unione Europea può salvarsi solo affrontando le questioni di fondo che paralizzano il processo di integrazione da decenni e risolvendo le cause del suo declino strutturale.

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Lettere Europee

N. 82 Ottobre 2024 | Il piano Draghi per l’Europa: per essere competitivi bisogna riformare l’Unione

Il Rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività europea analizza con dati inconfutabili il declino dell’Europa, e identifica nella frammentazione interna la ragione primaria dell’incapacità dell’UE di portare avanti l’interesse comune europeo e di mobilitare risorse sufficienti per l’innovazione e lo sviluppo economico. La soluzione indicata da Draghi è quella di dotare l’Europa degli strumenti politico-istituzionali per poter agire unita tutte le volte che serve, su tanti piani politici interdipendenti. Per questo è indispensabile introdurre nell’Unione le necessarie trasformazioni istituzionali riformando i Trattati.

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N. 81 Luglio 2024 | Dopo l’elezione del Parlamento, la riforma dei Trattati UE si impone nell’agenda della nuova Commissione europea

L’elezione alla presidenza della Commissione di Ursula Von Der Leyen con il voto delle forze pro-europee lancia un importante segnale di stabilità, rafforzato anche dal ridimensionamento in Francia, dopo le legislative, del Rassemblement national. Nel suo discorso programmatico, la presidente ha anche annunciato l’impegno della prossima Commissione a favore di una riforma dei Trattati. La finestra di opportunità per riformare l’Unione resta dunque aperta, per quanto complessa. Intanto, la storia continua a bussare alle porte dell’Europa perché diventi finalmente adulta ed assuma le proprie responsabilità.

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N. 80 Giugno 2024 | Elezioni europee 2024: lo scontro tra federalisti europei e nazionalisti è appena cominciato

All’indomani del terremoto politico provocato dagli esiti delle elezioni europee, è sempre più evidente come la costruzione di una sovranità democratica europea sia l’unico modo per fermare il progetto di arretramento democratico e civile portato avanti dalle forze nazionaliste e antieuropee.

Nell’avvio della nuova legislatura, è pertanto indispensabile che le forze pro-europee subordinino il sostegno alla nuova Commissione, oltre che al supporto all’Ucraina nella resistenza all’aggressione russa, innanzitutto all’impegno di affiancare il Parlamento europeo nella richiesta di riformare i Trattati e di battersi per la convocazione della Convenzione.

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N. 79 Maggio 2024 | La posta in gioco nelle elezioni europee del 6-9 giugno

In vista delle elezioni europee di giugno l’Unione dei Federalisti Europei (UEF), insieme alla Association Jean Monnet, al Gruppo Spinelli, ai Young European Federalists (JEF-Europe) e a Guy Verhofstadt – parlamentare europeo, già primo Ministro del Belgio, che ha guidato i lavori per la stesura del Rapporto del Parlamento europeo con le proposte per la riforma dei Trattati che fanno seguito alle conclusioni della CoFoE (la Conferenza sul Futuro dell’Europa) -, hanno lanciato un Manifesto/Appello rivolto ai cittadini e alle forze politiche in vista del voto e della nuova legislatura e per avviare la rinascita del Comitato d’Azione per gli Stati Uniti d’Europa di Jean Monnet.
Questa Lettera Europea è dedicata alla diffusione di questo Appello/Manifesto. È possibile aderire al link https://bit.ly/441GybH

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N. 78 Aprile 2024 | Per creare una vera difesa europea serve una profonda riforma dei Trattati

La minaccia alla sicurezza europea rappresentata dall’imperialismo russo sta costringendo gli Europei a porsi la questione della necessità di dotarsi di una difesa comune, per diventare capace di proteggersi da soli.

La Lettera europea vuole contribuire a questo dibattito spiegando che una vera difesa europea non è credibile se non si prevedono quei trasferimenti di sovranità a livello europeo per dotare l’Unione di una sua vera autonomia di governo, non solo liberandosi dai veti e dai ricatti degli Stati membri, ma anche creando le condizioni per poter esprimere un genuino interesse europeo, comune in quanto generale.

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N. 77 Febbraio 2024 | Solo un’Europa sovrana può proteggere i suoi cittadini e i suoi Stati membri nella nuova fase di instabilità e competizione globale

Lo scorso 22 novembre il Parlamento europeo ha aperto la procedura di revisione dei Trattati UE. Spetta ora al Consiglio europeo convocare una Convenzione che discuta nel dettaglio il progetto di riforma dell’Unione europea.
Proprio in questa ottica – in vista del Consiglio europeo di marzo – la Lettera europea sottolinea l’urgenza di una profonda e coerente riforma dei Trattati e porta alla conoscenza un Memorandum (LINK) che spiega le ragioni per cui solo l’avvio di una Convenzione rappresenta l’unica strada percorribile per la riforma dei Trattati mentre né le procedure di revisione semplificata né gli adeguamenti in vista dell’allargamento possano soddisfare riforme efficaci dei Trattati.

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N. 76 Dicembre 2023 | Il Parlamento europeo apre la procedura di riforma dei trattati: il significato del voto e le priorita’ per l’Europa

Lo scorso 22 novembre il Parlamento europeo ha approvato il Rapporto sulle proposte di modifica dei Trattati redatta dai membri del Gruppo Spinelli Guy Verhofstadt, Sven Simon, Gabriele Bischoff, Daniel Freund e Helmut Scholz. Il testo ha ricevuto 291 voti favorevoli, 274 contrari e 44 astensioni
É stata così attivata formalmente la procedura di revisione ex art. 48 TUE. Già nei prossimi giorni il Consiglio invierà al Consiglio europeo la richiesta di modifica con allegato il progetto dettagliato di emendamenti ai Trattati. Il Consiglio europeo dovrà dunque decidere a maggioranza semplice (14 governi su 27) se convocare una Convenzione che inizi a negoziare la riforma dell’Unione con i rappresentanti dei governi, dei parlamenti nazionali, della Commissione e del Parlamento europeo.
L’approvazione del rapporto crea un’importantissima opportunità per la battaglia federalista nonostante alcuni rilevanti modifiche che il testo ha ricevuto durante la fase di approvazione in plenaria.

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