N. 6 Dicembre 1998 | Non ci può essere vera lotta alla disoccupazione senza un potere fiscale e un governo europei
Il problema da risolvere è quello di mettere in cantiere una politica per l’occupazione che non provochi una dispersione di risorse, ma generi occupazione mediante la creazione di ricchezza reale.
N. 5 Ottobre 1998 | La cecità della classe politica europea di fronte alla crisi finanziaria
L’UE potrebbe essere decisiva nell’orientare la reazione allo strapotere della finanza verso l’instaurazione di una leadership forte e responsabile a livello mondiale invece che verso il protezionismo. Ma è non certo l’Europa di oggi che può svolgere questo ruolo.
N. 4 Luglio 1998 | Il prossimo obiettivo dopo l’Unione monetaria non può che essere la federazione europea
Dopo l’Unione monetaria e nella prospettiva dell’allargamento, la riforma delle istituzioni europee non può più essere rinviata, ma un’Europa capace di agire non è compatibile con la sovranità nazionale.
Il metodo intergovernativo non è soltanto inefficace, esso è anche essenzialmente antidemocratico.
N. 3 Maggio 1998 | A sei anni da Maastricht l’Unione Europea non ha ancora una politica estera e di sicurezza
E’ tempo di affrontare alla radice nell’UE la questione della sovranità. Gli Stati europei non sono più in grado da tempo di far sentire i loro cittadini protagonisti sulla scena mondiale, mentre l’Unione non lo può fare ancora semplicemente perché non esiste come soggetto di politica estera.
N. 2 Febbraio 1998 | L’introduzione della moneta unica produrrà una grande trasformazione politica
I governi europei hanno saputo trovare la forza e il consenso necessari per portare avanti politiche di bilancio coerenti con l’obiettivo dell’euro, ma l’Unione monetaria non potrà essere consolidata e resa irreversibile senza una profonda trasformazione del modo di formazione e di espressione del consenso in Europa.
N. 1 Dicembre 1997 | Dopo l’euro, una Campagna permanente per la federazione europea
L’Unione europea è giunta alla soglia di una grande svolta storica. Per affrontarla con successo non bastano i piccoli ritocchi istituzionali attualmente sul tappeto. Ciò di cui l’Unione europea ha bisogno è un potere forte e fondato sul consenso democratico, nel quadro di un assetto costituzionale federale ispirato al principio di sussidiarietà. E’ questo l’obiettivo per il quale i federalisti hanno lanciato in tutta Europa una Campagna permanente. Con questa lettera essi tenteranno di dare una voce ai cittadini europei, che fino ad oggi sono rimasti esclusi dal processo di costruzione dell’Europa, e di farla pervenire alla classe politica europea.